You are currently browsing the tag archive for the ‘Giuseppe Ungaretti’ tag.
Stamattina, aprendo la homepage del Corriere, mi sono imbattuta in questo articolo molto interessante di Marco Antonsich sul blog “La Città Nuova” L’autore, in merito alla controversa questione dello ius soli, si pone una semplicissima ma quantomai complessa domanda “Noi chi siamo?”
Cosa significa essere italiani?
Ecco, a me sembra di aver trovato una meravigliosa risposta in una poesia scritta quasi un secolo fa da Giuseppe Ungaretti, un gigante della letteratura italiana, il quale vide l’Italia per la prima volta solamente a 24 anni dopo essere nato e cresciuto in terra araba, ad Alessandria d’Egitto.
ITALIA
Sono un poeta
un grido unanime
sono un grumo di sogni
Sono un frutto
d’innumerevoli contrasti d’innesti
maturato in una serra
Ma il tuo popolo è portato
dalla stessa terra
che mi porta
Italia
E in questa uniforme
di tuo soldato
mi riposo
come fosse la culla
di mio padre
Il meticciato non è un fenomeno nuovo, recente, legato alle ondate migratorie degli ultimi anni. lL’Italia è una terra meticcia da sempre, tutti noi siamo “frutti di innumerevoli contrasti di innesti”. Leghisti e simili, fatevene una ragione e aprite un libro di storia, magari.
GIROVAGO
di Giuseppe Ungaretti
In nessuna
parte
di terra
mi posso
accasare
A ogni
nuovo
clima
che incontro
mi trovo
languente
che
una volta
già gli ero stato
assuefatto
E me ne stacco sempre
straniero
Nascendo
tornato da epoche troppo
vissute
Godere un solo
minuto di vita
iniziale
Cerco un paese
innocente